questo potrebbe
benissimo essere il numero
89
quasi
sicuramente intitolato
Una porta
socchiusa ai confini del corridoio
o forse no
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Lui
è il Dottor Everything. Sente tutto. Vede tutto. Può fare qualunque cosa. Per
questo motivo si è accorto dell’esistenza di Emily Bright. Forse con qualche
anno di ritardo. Oppure con qualche anno
di anticipo. Probabilmente nel momento giusto.
Aaron
lo stregone sta osservando il cielo stellato. Attorno a lui solamente la sabbia
del deserto. Oramai si sente pronto a tornare. Padroneggia la magia senza
problemi, non perderà mai più il controllo come invece gli è purtroppo accaduto
in passato (vedere Difensori MIT #71). Sì, ok, ma tornare dove? E da chi?
Nessuno lo sta aspettando. Si sdraia e dopo pochi secondi scompare sotto la
sabbia.
Già
da bambina Emily era capace di usare la magia pur non avendo ricevuto alcun
insegnamento. D’altronde quale insegnamento avrebbe potuto ricevere ai tempi in
cui era ancora in culla? Eppure i suoi giocattoli fluttuavano in aria mentre
lei muoveva le mani e rideva divertita. Adesso è una ragazza in età liceale e
ha fatto una cosa che non avrebbe dovuto fare. Si è spinta forse troppo oltre?
Decisamente sì. E poi non è nemmeno granché pratica di magia, ha sempre
continuato ad agire d’impulso piuttosto che ricorrere alla conoscenza. Ma il
suo cane non c’era più ed invece adesso è tornato e lei è contenta. Allo stesso
tempo è preoccupata perché sente che ha attirato l’attenzione di qualcuno o di
qualcosa. Che si è messo alla sua ricerca.
Papa
Hagg, il Dottor Strange della Terra EssEffe, s’è ritrovato di colpo rispedito
sulla sua Terra, per merito o per colpa di Morwen (come visto su Difensori MIT #87).
Per qualche giorno non gli è importato della cosa. Poi d’un tratto, osservando
una formica attraversare lentamente una strada, ha deciso che Morwen deve
pagare per averlo ingannato. Stavolta però non sa come fare per tornare su
Terra MIT e quindi si reca dal Mago Supremo della sua Terra, Howard il papero,
per ricevere aiuto. Howard il papero è magnanimo e perciò ascolta con
attenzione la richiesta di Papa Hagg. Quest’ultimo viene poi disintegrato da
una magia. Howard il papero ha cose più importanti da fare che perdere tempo
con la richiesta di Papa Hagg.
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Emily
Bright si sta recando in un negozio di magia e curiosità di Brooklyn. Ha
sentito dire che il proprietario è un bravo mago e ha deciso di chiedergli
aiuto. Fino a quel momento ha tenuto nascosto a chiunque il suo dono, più per
fare un piacere agli apprensivi genitori che per timori personali, ma adesso
sente che non può fare altrimenti. Ne va della sua sicurezza e forse pure di
quella della sua famiglia.
-Mi
scusi, è lei il proprietario?- chiede a un uomo anziano (almeno lei tende a
considerarlo tale) di colore e dai capelli grigi (il motivo per cui ella tende
a considerarlo anziano).
-No.
Il signor McNee è momentaneamente assente. Io sono solamente Mr. White, un ex
proprietario di un negozio di casalinghi caduto in disgrazia e che cerca di
racimolare qualche soldo lavorando saltuariamente per costui.
-Ho
capito.- si limita a dire la ragazza, che aveva già perso interesse ad
ascoltare la risposta dopo il no iniziale.
-Vuole
comunque comprare qualcosa? Questo oggetto qua lo vedo adattissimo..
-No,
grazie. Potrebbe farmi un favore? Potrebbe far leggere questo foglio al
proprietario, quando sarà tornato?
Nel
mentre dice così Emily effettivamente porge un foglio di carta a Mr. White. In
esso ella ha descritto la sua situazione e posto la sua richiesta di aiuto.
-Certamente.
Forse
Mr. White vuole aggiungere qualcos’altro ma la ragazza ringrazia prontamente e
subito dopo si avvia all’uscita. Un paio di ore dopo McNee torna nel negozio
ma, essendo continuamente infastidito da James Mandarin (questa scena è
immediatamente successiva alla conclusione del numero precedente), non fa molto
caso a ciò che gli dice il suo assistente.
-White!-
urla Ian, un paio di giorni dopo.
-Mi
dica, signor McNee.
-Chi
ha portato questo foglio? E quando è stato? E perché non me ne hai parlato?
-Uhm..
Una ragazza. Due giorni fa. Gliene ho parlato quando è arrivato accompagnato
dall’altro mago vestito come un buffone ma evidentemente non mi ha dato
ascolto.
-Ah.
Speriamo non sia troppo tardi. Mi assento dal negozio, non so quando tornerò.
-Tanto
per cambiare.
Emily
Bright sta studiando nella sua camera. E’ sola in casa. Anche per via di questo
comprende che c’è qualcosa che non va quando la porta della stanza comincia ad
aprirsi lentamente. Si volta di scatto, pronta a tutto. Comincia a sorridere
quando scopre che è solamente il suo cane. E’ venuto a trovarla. Si alza dalla
sedia per andargli incontro e afferrarlo. E’ in quel momento che si accorge
della figura presente nel corridoio, proprio di fronte alla porta semiaperta e
poco dietro al suo cane. Non riesce a vedere esattamente chi o cosa possa
essere. Uno strano rumore e un odore fetido si diffondono nell’aria. La figura
sta entrando nella stanza. Il cane si sta voltando verso di essa. Emily sta per
compiere la prima magia che le è venuta in mente. Chissà se farà in tempo e se
funzionerà. Per un secondo tutto sembra fermarsi. Poi l’ospite indesiderato
prende fuoco e scompare. La ragazza è sorpresa. Ancora non aveva lanciato l’incantesimo.
-Temevo
peggio. Era solamente un Alberus Tremenditus.- dichiara un uomo biondo con
occhialini dalle lenti rosse, mantello verde, camicia viola e pantaloni
arancioni. -Tu sei Emily Bright, presumo.
-E
lei deve essere McNee, il proprietario del negozio di magia.
-Sono
io.
-Mi
scusi se glielo dico, ma il suo look è veramente tremendo.
-Non
importa che mi ringrazi, eh.
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L’appartamento
è quello di Cyrus Black. I presenti sono, oltre al padrone di casa, sua nipote
Tess, Emily Bright, Ian McNee e James Mandarin.
-Ultimamente
voi due vi ritrovo a casa mia un po’ troppo spesso.- fa notare Cyrus
rivolgendosi a Ian e James.
-Lui
non doveva esserci.- risponde il primo riferendosi al secondo -Purtroppo l’ho
incontrato mentre venivo qui insieme alla ragazza e s’è voluto unire in tutti i
modi.
-Sono
sempre pronto ad aiutare, anche quando il mio aiuto non è richiesto.- dice
soddisfatto James forse non comprendendo che la sua presenza è più fastidiosa
che gradita, o forse lo comprende ma non gliene frega niente tale è la sua
voglia di partecipare a qualche avventura.
-Insomma,
mi avete fatta venire qui ma è ovviamente Morwen quella che vuoi, Ian.- dice
Tess.
-Sì.
Dobbiamo scoprire chi è interessato alla ragazza e quali sono i suoi scopi.
-Probabilmente
non te ne sei accorto perché lei è la prima che non vuole farlo vedere, ma
Morwen era esausta dopo aver sconfitto Xander e gli altri maghi. Al momento può
fare ben poco, le occorre qualche altro giorno di riposo.
-Davvero?
Credevo fosse una maga ben più potente.
-Tess
ha parlato anche troppo. Sono in perfetta forma. Mettiamoci all’opera e
scopriamo chi è che vuole creare problema a questa tenera ragazzina.- dice
quella che è sempre la voce di Tess.
-Ma
non è più Tess a parlare, vero?- chiede Emily a Ian.
-Decisamente.
A
sottolineare l’arrivo di Morwen vi è il solito cambio di abiti che adornano il
corpo di Tess Black.
Il
Dottor Everything sta assistendo a una scena che è avvenuta tempo fa. Oppure
che avverrà tra un po’ di tempo.
-Qui
è quando incontrai o incontrerò Morwen e quella ragazzina magica. Ho ancora un
vivido ricordo di quello che accadde o accadrà.
Aaron
lo stregone si trova a New York. Qualcosa lo sta attirando verso quella casa.
-Quindi
è oggi il gran giorno del mio ritorno all’opera.- sospira.
Papa
Hagg non si trova molto bene con il corpo disintegrato. Si preferiva prima.
Adesso come farà a spostarsi fisicamente?
-Non
credevo che fossi diventato così antipatico, Howard.
-Non
parlarmi. Ho deciso di non sentirti.
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-L’esistenza
di quella ragazza crea problemi alla mia, di esistenza.- risponde il Dottor
Everything.
-Prima
di rispondere alla mia domanda aspetta almeno che l’abbia posta, quella
domanda.- dice infastidita Morwen.
-Scusa.
Faccio ancora fatica ad abituarmi a ciò che sono diventato.
-Non
è che, più semplicemente, l’esistenza di qualcuno così speciale come questa
ragazza ti fa sentire meno speciale di quello che credi di essere?
-E’
difatti questo il problema che mi crea.
-Non
è un problema. Tu vuoi che lo sia.
-E’
un valido motivo perché sia oggettivamente considerato tale.
-Ammetto
che faccio un po’ fatica a comprendere il significato delle loro parole.- dice
James Mandarin.
-Fai
fatica? Io ho già perso il filo del discorso da un po’.- ribatte Ian McNee.
-Quindi
è questo signor Everything l’essere del quale sentivo di aver attirato
l’attenzione resuscitando il mio cane?- chiede Emily Bright a Cyrus Black.
-Sembra
proprio di sì. Spero solo che oggi non ci siano scontri, non ho ancora finito
di riparare i danni dell’altro giorno.
Il
luogo è sempre l’appartamento di Cyrus Black. Ai presenti si è da poco unito il
Dottor Everything.
-In
verità non è che sia molto felice nemmeno del tuo ritorno, Morwen.- riprende a
parlare quest’ultimo.
-Oh
oh oh! Mi fai quasi sentire importante, Every.
-Smettila
di abbreviare il mio nome. Ti andrebbe bene se cominciassi a chiamarti Mor?
-Non
me ne potrebbe importare di meno.
-Comunque
è inutile che tenti di guadagnare tempo facendomi parlare. Tu sai quel che
voglio fare ma io so che tu sai e come vuoi risolvere la situazione.
-Mi
sa che siamo stati scoperti.- ammette Ian rivolgendosi a Morwen.
-Tu
continua ugualmente a preparare la magia che sai.
-Quindi
non è vero che non capivi cosa stava accadendo!- dice James a Ian, mostrando
entusiasmo per le capacità dell’amico ma allo stesso tempo non riuscendo a
nascondere un po’ di malcontento per essere stato, diciamo, ingannato.
-Probabilmente
è adesso che dovrebbe comparire l’ultima pedina, l’ultimo mago dello
schieramento.- prosegue a parlare nel frattempo il Dottor Everything.
Nell’appartamento
arriva Aaron lo stregone.
-Scusate
l’intrusione. Non so assolutamente cosa sta accadendo qui ma sentivo che dovevo
essere presente.
-Un
altro mago? Qua si mette sempre peggio.- si lamenta Cyrus, temendo sempre più
per le sorti del proprio appartamento.
-Scusa
se oso disturbarti ma volevo farti notare che oramai sto quasi scomparendo del
tutto dal piano dell’esistenza.- afferma la voce di Papa Hagg rivolgendosi ad
Howard il papero.
-Lo
so.
-Non
è che potresti fare qualcosa? Non ti sei divertito abbastanza?
Papa
Hagg si ritrova nel corpo di una formica.
-No,
a quanto pare non ti eri divertito abbastanza.
-Non
ti lamentare. Da oggi sei promosso a mio assistente. Ti chiamerò Ant Strange.
Terra
MIT. Lo stregone Papa Hagg si ritrova finalmente nel suo corpo originale.
Quand’è che il Dottor Destino di un’altra Terra lo aveva scacciato da ciò che
gli appartiene? Non lo ricorda di preciso, d’altronde i due sono capaci di
viaggiare nel tempo e questo scombina un po’ le cose. Sente che successivamente
vi è stato pure un altro intruso. Pian piano vede in modo un po’ offuscato ciò
che il suo corpo ha passato mentre lui era assente. Scopre anche chi è che ha
rimesso le cose al loro posto.
-Per
ringraziarlo, da oggi non mangerò più paperi.
Papa
Hagg si avvia felice verso nuove avventure.
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Il
Dottor Everything, dal corpo color rosso e vestito solamente di un paio di
mutande dello stesso colore. Emily Bright, ragazza dai lunghi capelli castani
che porta sempre con sé un paio di cuffie. Il primo è un potente mago che si
crede onnipotente e che vorrebbe eliminare la seconda poiché destinata, secondo
lui, a oscurare la sua potenza e a creargli problemi. In difesa della ragazza
vi è invece Morwen, la prima maga del caos che attualmente sta occupando il
corpo di Tess Black, aiutata da Ian McNee e James Mandarin. Pure Aaron lo
stregone è lì per lo stesso motivo, anche se deve ancora comprenderlo. Incredibilmente
la situazione è ancora in stallo e al momento niente è accaduto.
-Cerchiamo
di stare calmi.- interviene Cyrus Black, in verità colui che appare il più
agitato di tutti -Siamo tutti grandi maghi e credo che possiamo trovare un
accordo.
-Ah
ah ah!- è da molto tempo che il Dottor Everything non ride così di gusto -Ti
sei inserito tra i grandi maghi? Al pari di noi altri? Ma soprattutto, al pari
mio?
Cessa
però di essere allegro quando un ricordo breve come un lampo gli torna alla
mente. Ha sempre saputo che lo scontro sarebbe cominciato dopo l’arrivo di
Aaron, ma solo adesso ha visto la propria sconfitta.
-Forse
il vecchio ha ragione.- si ritrova così a dire.
Tutti,
tranne Morwen, rimangono sorpresi.
-Non
è giorno di scontri.- continua il mago che si fa chiamare Dottor Everything
-Accetterò la presenza della ragazza. Ma andrà tenuta sott’occhio.
-Secondo
me stai cercando di ingannarci.- obietta Ian.
-Io
non ricorro all’inganno, poiché non ho bisogno di ingannare per ottenere ciò
che voglio. Inoltre mai ho mentito, poiché mi sono imposto di non mentire.
-Quindi
finisce tutto qui con un nulla di fatto?- chiede James quasi deluso.
-Così
sembra.- risponde Morwen.
Aaron
è sollevato anche se non è ancora sicuro del perché. Cyrus invece sa benissimo
perché si sente sollevato. Il suo appartamento è salvo.
-Che
giornata strana. Anche se non è una novità.- commenta McNee.
Poi,
rivolgendosi al Dottor Everything:
-C’è
una cosa che non mi spiego in particolar modo. Perché hai inviato un Alberus
Tremenditus a casa della ragazza?
-Cosa
stai dicendo? Io non ho inviato nessuno.- e dopo aver detto ciò scompare.
Ian
ed Emily si guardano. Allora c’è qualcun altro sulle tracce della ragazza?
-M’è
venuta un’idea fantastica!- esclama all’improvviso James -Noi maghi qui
presenti potremmo fondare un’Accademia della Magia per gente come Emily! Ehi,
dove state andando tutti?
Gli
altri se ne vanno senza nemmeno rispondergli.
Negozio
di magia e curiosità di McNee. Mr. White sta parlando con qualcuno nascosto
nell’ombra:
-Sì,
lo so, Ian ha frainteso e ti ha attaccato, ma tu invece eri lì semplicemente
per accertarti che la ragazza stesse bene. Lo so benissimo, sono io che ti ho
chiesto di controllarla. Davvero hai rischiato di rimanerci secco? Il signor
McNee è ancora giovane e quindi un po’ troppo precipitoso ma è una bravissima
persona, perdonalo se puoi.
L’Alberus
Tremenditus fa un cenno d’assenso e se ne va.
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Note.
Dopo
due numeri senza Difensori, arriva pure un numero senza Hellcat e Nottolone.
Tutta questa sarabanda di maghi e assenza di classici super eroi termina
comunque con questo numero, anche perché volevo sì scrivere qualcosa su Ian
McNee ma mi ci sono divertito meno del previsto.
Accumulare
personaggi su personaggi e poi “risolvere” il tutto senza uno scontro è stato
abbastanza intenzionale, nel senso che ho maturato tale idea solo a scrittura
in corso. Inizialmente volevo fare una mezza carneficina (Cyrus Black s’è
salvato pure stavolta..).
Il
Dottor Everything è comparso nella mini Dark Reign: Sinister Spider-Man
pubblicata durante il 2009.
Emily
Bright è un personaggio recentissimo. Al momento è apparsa solo sul primo
numero di Strange Academy pubblicato il 4 marzo 2020.
Aaron
lo stregone lo avevamo ritrovato su Difensori MIT #71.
Questione
Papa Hagg. Qui su MIT ha debuttato sul numero 63 di questa serie grazie a Fabio
Furlanetto. Sul numero 72 ho rivelato che nel suo corpo si nasconde la mente
del Dottor Destino di un’altra Terra, senza però specificare da quando (quindi
nei racconti di Fabio poteva benissimo esserci il vero Papa Hagg). Di sicuro
dalla fine del numero 72 fino a questo numero egli era controllato dalla mente
del Dottor Strange sempre di quell’altra Terra. Il Papa Hagg - Dottor Strange è
comparso pure sui primi due numeri di un’altra serie MIT, quella di Nighthawk.